Chiudere per poi riaprire.

Mi manca il giretto su indymedia. Un'occhiata al newswire più di una volta al giorno era sistematica. Certo ero selettiva.. Guardavo solo quello che poteva mostrarsi stimolante o in qualche modo mi incuriosiva. Certi post dei soliti tipi li ignoravo. Puoi cascarci una volta, al massimo due ma alla fine non ti fregano più. Del resto si sa che persino i messaggi subliminali della pubblicità non attaccano su di me. Sono impermeabile! : ) Ora, poi, la tv non la guardo quasi mai…Vorrei preservare un minimo di intelligenza e di buon senso che mi sono rimasti. Ma non divaghiamo…Dunque, da osservatrice esterna, mi sembra una saggia decisione quella di chiudere il sito di indymedia e prendersi una pausa. E' inutile e nocivo aspettare che le energie possano logorarsi e i conflitti possano distruggere tutto perciò apprezzo una tale decisione che, anche se sofferta, secondo me è coraggiosa. Sono sicura che si ricomincerà meglio di prima!

Condivido l'ultimo pezzo scritto alla fine della triste pagina nera:

"Tutto questo è oggetto di riflessione continua perché il senso critico impone di (ri)mettersi in discussione, sempre, ma il rumore di fondo è assordante e c'è bisogno di silenzio. In modo da poter ascoltare, osservare, valutare e concentrare le proprie energie sulle idee che altrimenti rischierebbero di restare sommerse. Il silenzio serve a questo, e di energie e idee, parliamone insieme, ripartendo da zero."

E con uno "sguardo" complice e solidale, auguro buon lavoro!

Chiudere per poi riaprire.

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